Tre indimenticabili giorni al Rifugio De Doo, nel Comelico, hanno dato il via a un’esperienza culinaria unica, un’immersione nella “filiera corta per la ristorazione etica e di qualità” con lo chef Nicola Michieletto (uno dei massimi esperti nazionali di “food e ristorazione”), coadiuvato dallo Chef Federico Dal Lago, esperto nel settore “carni”. Affacciato sulle montagne, il rifugio De Doo ha accolto gli chef dei rinomati ristoranti veneziani appartenenti al gruppo Terramossa: “Al Fogher” di Camponogara, “Al Bivio degli Artisti” di Maerne, “La sgura” di Chioggia, “La Taverna di Nadia e Felice” di Chioggia e ovviamente il “Rifugio De Doo” padrone di casa.
Il focus principale è stato sulla filiera, sui prodotti a km0 e sulle tecniche salutistiche di cottura e conservazione, “bassa temperatura” in primis, un’arte che Michieletto ha padroneggiato con maestria. Ogni giorno ha portato nuove ricette, mettendo in mostra la delicatezza e la precisione che questa metodologia richiede. L’aula, il rifugio, si è trasformata in un laboratorio creativo, dove idee innovative hanno preso forma e sapori si sono fusi in armonia.
Accanto alle lezioni pratiche, gli chef hanno condiviso preziosi consigli commerciali. Lo chef Michieletto ha illustrato come gestire i food cost, sottolineando l’importanza di bilanciare la passione culinaria con la sostenibilità finanziaria del ristorante. La centralizzazione degli acquisti delle materie prime è emersa come strategia vincente per ottenere qualità a costi più contenuti.
L’interazione tra i ristoranti di Terramossa ha evidenziato il potenziale di collaborazione nel settore. Le sinergie create possono portare a benefici significativi, come una centrale di acquisto condivisa. L’impegno collettivo verso la sostenibilità e l’efficienza è diventato il cuore pulsante del gruppo, trasformando l’entusiasmo in una solida base imprenditoriale.
Il prossimo passo si svolgerà a Torcello il 26 febbraio, dove i partecipanti accoglieranno altri ristoratori nel gruppo Terramossa. L’incontro sarà un’occasione per delineare il progetto nel dettaglio, discutere delle prospettive future e consolidare l’unità del gruppo.
Questi tre giorni hanno rappresentato più di una scuola di cucina; sono stati un viaggio nell’eccellenza culinaria, nella collaborazione imprenditoriale e nell’entusiasmo condiviso. Il Rifugio De Doo ha fornito la cornice perfetta per apprendere, condividere e costruire legami duraturi tra gli chef di Terramossa, aprendo le porte a un futuro culinario luminoso e collettivo.